II EDIZIONE DEL PREMIO FRANCESCA MANSI PER L’AMBIENTE (2013)

“Un Premio a te, che ti prendi cura di me”, 

le candidature selezionate on line

In occasione del terzo anniversario dell’alluvione di Atrani del 9 settembre 2010, dove perse la vita Francesca Mansi – la giovane venticinquenne laureata in Scienze del turismo che, durante la furia di acqua e fango venuti giù dal torrente Dragone, si trovava nel bar La Risacca a svolgere un lavoro stagionale – l’Associazione ACARBIO, in collaborazione con la Sezione di Salerno di Italia Nostra e l’Associazione Mille cuori per un sorriso, e con il patrocinio degli Enti locali territoriali, conferiranno un riconoscimento a chi – persone, associazioni, imprese, enti – si siano particolarmente distinti per iniziative o attività incentrate sulla salvaguardia e sulla valorizzazione sostenibile del territorio della Costiera amalfitana.

Nella prima edizione del Premio, le associazioni promotrici ritennero indispensabile partire dal mondo della scuola, a sottolineare il primato della conoscenza e della formazione di base ai fini della tutela diffusa del paesaggio storico della Costiera. A conclusione del concorso “Per Francesca: tratti storici, usi e tecniche tradizionali di controllo ambientale nel territorio della Costiera amalfitana” numerose scuole ottennero premi e menzioni speciali: la scuola media di Maiori (1° classificato), la scuola primaria di Praiano (2° classificato), le scuole primarie di Cetara e Minori (3° classificato ex aequo), le scuole medie di Positano e Tramonti (menzione speciale). La commissione giudicatrice ebbe allora modo di apprezzare la capillare ricognizione che, del territorio più vicino alle scuole, maestre e professori – assieme al variegato corteo dei loro ragazzi – fecero su per terrazzamenti, borghi e giardini, alla ricerca di immagini, interviste, reperti di cultura materiale.
E’ di lì che nasce lo spunto per la seconda edizione del Premio, che intende spostare l’attenzione su quanti singole persone, associazioni, imprese, enti  in quello stesso territorio agiscono, producono beni e offrono servizi, mettendo al primo posto la tutela attiva del territorio.

Così, un orto – giardino tenuto con amore, un’azienda agroalimentare capace di innovare nel solco della tradizione, una bella tesi di laurea o una nuova pubblicazione scientifica, un manufatto restaurato in maniera esemplare, un rinnovato percorso naturalistico, tutte queste ed altre cose atte a dimostrare che è necessario e possibile “manipolare” l’ambiente con gentilezza – rispettando ecosistemi e biodiversità, valorizzando i saperi e gli usi tradizionali senza rinunciare alle moderne acquisizioni scientifiche e tecnologiche e senza nulla togliere alle proprie inclinazioni o legittime aspettative di reddito – tutte queste cose noi crediamo meritino un pubblico riconoscimento, ovvero “Un premio a te, che ti prendi cura di me”.

Se lo scopo principale del premio resta quello di promuovere una cultura della prevenzione e della riduzione dei fattori di rischio ambientale attraverso l’accorato ricordo di Francesca, scopo non secondario, quest’anno, è quello di avviare la costruzione di una banca dati di esperienze significative, più o meno conosciute, che siano manifestazione operativa e concreta di quella stessa cultura.